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Ho una pessima notizia per voi…

La Taratura periodica è diventata il Santo Graal della Metrologia. Con un accordo quasi tacito tra auditor e auditati, il rispetto per le date di taratura è divenuto curiosamente e con il tempo, la pietra angolare degli audit. Guai a colui che non riesce a tarare / verificare uno strumento entro il tempo che si è imposto da se stesso! Se è in difetto, sarà punito con un’osservazione o una non conformità … l’auditor è convinto che il lavoro è nell’interesse dei clienti attuali e “futuri” dell’auditato, probabilmente non esiterà a punire i colpevoli!

Ma poi …. questa pratica non è assolutamente sufficiente! Infatti, è una semplice copia di una pratica che, nel suo campo invece, è del tutto irrilevante. Nel 1837, per garantire un commercio equo, lo Stato ha deciso di imporre il calendario di verifica periodica degli strumenti utilizzati nel commercio. L’idea alla base di questa strategia è chiara: la lealtà, e solo la lealtà! La Metrologia legale, che gestisce questo particolare settore della metrologia, non pretende di indovinare la vita degli strumenti. Essa non pretende di sapere quando saranno “non conformi”. Essa mira semplicemente ad assicurare che né il venditore né l’acquirente saranno indebitamente favoriti dagli inevitabili errori che lo strumento genera e genererà domani. De Lille a Marsiglia, Brest a Strasburgo, la regola è la stessa. A volte più, a volte meno, l’acquirente, in media, non è stato derubato!

Contrariamente a questo settore particolare, il problema industriale è molto diverso. Esso non deve garantire una media, ma deve garantire che ogni realizzazione sia conforme cioè, per l’industria meccanica, per esempio, che ogni pezzo prodotto sia conforme o per un laboratorio di biologia medica, che ogni analisi sia pertinente. Immaginate, per comprendere appieno il problema, di essere a bordo di un aereo il fabbricante del quale si sia semplicemente assicurato che in media le parti critiche sono conformi. Tutti, naturalmente, sanno che ci sono una quantità di opzioni al di sotto della media (parti non conformi ed eventuale incidente aereo), altre al di sopra (parti “troppo” conformi e quindi probabilmente troppo costoso per l’effettiva necessità). I nostri ricordi scolastici sono lì anche per rilanciare questo tipo di situazione, siamo stati tra i primi, o tra gli ultimi o nella media della classe! Per finire con gli esempi, il cacciatore sa bene che se spara una volta davanti e poi dietro al coniglio, non mangerà lo stufato a mezzogiorno. Il proiettile “media” che potrebbe aver colpito non esiste! Se le sfide della metrologia legale hanno permesso di sviluppare una strategia basata su date arbitrarie per la verifica periodica, chi può credere, se non con troppa facilità, che sia lo stesso per il mondo industriale?

È sorprendente notare la crescente importanza delle tarature periodiche nei sistemi di “qualità”. È essenziale ripetere ancora una volta che la taratura riconosce solo le caratteristiche metrologiche dello strumento al momento “t”. Inoltre, poiché la taratura funziona solo a campione, vi è il rischio non-nullo che non riesca a vedere alcuni problemi presenti. Purtroppo, la taratura, in ultima analisi si interessa solo al passato e non può fare altro! Inoltre, per immaginare di dire cose basandoci sul passato, dobbiamo anche ammettere l’ipotesi che l’evoluzione dello strumento non è fluttuante, una volta è “buono”, poi improvvisamente è “non buono”, come il movimento delle onde dell’oceano.

Tutti capiscono che la taratura non ha assolutamente nessuna capacità di predire il futuro, non è la sua pretesa. Infatti, se lo strumento cade poco prima di essere messo dentro il pacco per il ritorno, o quando si riceve (al suo ritorno dalla taratura), il parere rilasciato dal laboratorio al tempo “t” per la sua condizione potrebbe essere stato messo in discussione! Se è comodo credere che esso è valido per la periodicità specificata (piccola etichetta verde), questa posizione è facilmente criticabile, a causa di Newton e molti altri fattori che degradano le prestazioni dello strumento ogni momento che passa. La vita non è un letto di rose per noi e i nostri strumenti!

Nel credere ad alcune pratiche comuni, le prestazioni del servizio “Metrologia” potrebbero essere misurate in parte mediante un indicatore che mostra il tasso di strumenti che ha superato la data di taratura. Questa data “fatidica” viene percepita, sembra quasi da tutti come una data di validità, come la data di scadenza su oggetti deperibili: “Le misure sono buone” se essa non viene superata … Se questo pensiero è innegabilmente comodo, in base a ciò che è stato scritto sopra, è totalmente sbagliato! Infatti, TUTTI GLI STRUMENTI, DATA SUPERATO O NO, SONO IN UNO STATO DI FATTO NON NOTO, DIMOSTRAZIONE CHE LA LORO IDONEITA’ NON È ACQUISITA. Non ci sono prove, infatti, che essi siano ancora idonei. Non fino alla successiva taratura per essere rassicurati circa la loro reale condizione in ogni momento (ipotizzando un’evoluzione monotona), sotto la condizione aggiuntiva che essi si sono trovati “conformi”. Se dichiarato “non conforme”, il gioco si fa duro … Da quando? Con quali conseguenze? Quali azioni correttive? Tutti i Metrologi conoscono queste domande che occorre periodicamente affrontare …

La Smart Metrology offre di uscire da questo sistema arbitrario che non soddisfa le esigenze attuali sia di qualità e che di tecnica. È molto più importante implementare il monitoraggio, alcuni possono semplicemente essere impliciti, piuttosto che sforzarsi di rispettare le date dogmatiche. La mancata conformità di uno strumento deve essere rilevata in fretta. Attendere una data senza alcun fondamento può portare solo un giorno o l’altro, al disastro!

Il principio delle periodicità condizionali risponde all’obiettivo duplice di qualità e tecnica. Mi assicuro permanentemente che i miei dispositivi sono ancora performanti e, in caso di dubbio, li taro per sapere. Per fare ciò, è sufficiente fornire i mezzi per dubitare cosa che, francamente, è davvero molto più facile che tarare alla cieca, e quindi molto più conveniente!

 

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